Tosca, Teatro Carlo Felice 2019

 

“La interpreta Maria José Siri, soprano ormai di gran nome. Siri convince il pubblico, dando il meglio di sé proprio nell’aria “Vissi d’arte”, cantata a voce piena e coronata da grandi applausi, dopo un’esecuzione senza sforzi dei do acutissimi del II atto”

Margherita Rubino, Il secolo XIX



"Ma si sa, Tosca è Floria Tosca, l’unica donna prevista in scena e Maria José Siri è a dir poco magnifica. Il suo “Vissi d’arte” toglie il fiato solo al pubblico, perché lei, dalla voce melodiosa e conturbante è sempre lassù a sfiorare le stelle ed interpreta con la perfetta immedesimazione questo personaggio di donna forte, passionale, coraggiosa dell’opera di Puccini."

Laura Allori, Il nido del gheppio



"Occorre fare i complimenti ai cantanti, che hanno dato vita a una prova attoriale che ha reso ancora più partecipata la rappresentazione. Maria José Siri dà anima e corpo soprattutto alla Tosca vezzosa e gelosa ed è splendida nell’aria Vissi d’arte, vissi d’amore."

Emanuela Mortari, Genova 24.it


 

“Buona anche l’interpretazione della protagonista, ad opera dell’infaticabile Maria José Siri: il suono morbido della sua voce, sa adattarsi bene ai guizzi drammatici e al fraseggio spesso incalzante di Tosca; (...) il registro acuto si staglia pieno e sicuro; le doti sceniche della Siri, poi, soprattutto nel secondo e nel terzo atto, contribuiscono a creare un personaggio, non personalissimo, ma comunque sanguigno e coinvolgente.”

William Giuseppe Costabile Cisco, GBOpera



“Il soprano uruguaiano ha colpito come sempre per l’imponenza dei mezzi, per il carisma scenico e per la passionalità che trasmette a Floria Tosca. La voce è ben sostenuta in tutta la tessitura, dal Do «della lama» all’affondo nel registro grave di «or gli perdono», e il fraseggio è sempre vibrante e curato.(...)”

Roberto Brusotti, Musica


 

“Tosca è Maria José Siri; ma lo è davvero. Fiera, presenza scenica importante, voce, quella vera, di un soprano drammatico, con la corposità nei gravi, una grande espressività e una stupefacente potenza nell'acuto ("io quella lama gli piantai nel cor") . Il personaggio è assolutamente nelle sue corde, vengono fuori passione, rabbia, trasporto, tanto che il soprano ha ricevuto, come era prevedibile, caldi consensi dalla platea.”

Barbara Catellani, Operaclick

 


“Nei panni di Tosca c’era invece Maria José Siri. (...) la voce è ben proiettata, omogenea e sicura negli acuti e l’interprete è sanguigna e drammaticamente coinvolta negli struggimenti della diva.”

TheBlogArtpost


 


“Cosa dire del soprano Maria Josè Siri? Che ha reso una Tosca di memorabile levatura con la sua espressione vocale densa di velluto, colorata d'ambra. La stessa distanza tra un registro acuto sfolgorante e un registro grave cupo e velato, suggeriscono una capacità di attrazione e di dannazione notevolissime (che poi è il centro motore dell'intera opera). Da manuale la sua “Vissi d'arte” con applausi scroscianti e ovazioni.”

Francesco Cento, Bellini News