Messa da Requiem, Berliner Philharmonie, 1/2017
"Soprano María José Siri’s lush timbre was an ideal counterweight to Zanellato’s earthy bass in “Rex tremendae majestatis”. She was fierce but pious in “Libera me”, melting together with the chorus on the final, dying lines."
Rebecca Schmid, Financial Times
„Auch im Duett mit der kraftvollen, kontrollierteren, aber dadurch letztlich nicht ausdrucksärmeren Sopranistin María José Siri zeigen sich interpretatorische Auffassungsunterschiede.“
Carsten Niemann, Der Tagesspiegel
„Die Sopranistin María José Siri findet im finalen "Libera me" endlich zu jener Freiheit der Deklamation, die dieses weltberühmte Stück stilsicher zwischen Kathedrale und Theater, zwischen starrem Ritual und bewegter Individualität stehen lässt.“
Matthias Nöther, Berliner Morgenpost
„..während Sopranistin María José Siri Strahlen und gefühlvolle Wärme zu verbinden weiß.“
Sascha Krieger, Stage and Screen
“L’unica tra i solisti che ha afferrato ed espresso tale sentire, che ha cantato il testo e non solo i coloriti è stata la splendida Maria José Siri, reduce dai trionfi scaligeri con Madama Butterfly.
La Siri ha un timbro scuro che nel Requiem di Berlino ha tirato fuori in tutta la propria efficacia e bellezza, nei gravi elegantissimi, soprattutto, ma anche nella zona media, in cui la sua voce si trova a gran proprio agio. Gli acuti, poi, sono stati vere e proprie lame. La
drammaticità quasi scenica dell’opera verdiana ha avuto in lei una ricezione assoluta. Grandioso il Requiem di Berlino lo è stato grazie a Maria José Siri ed al suo carattere espresso nel canto.“
Natalia Di Bartolo, Opera e Opera