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Norma, Macerata Opera Festival, luglio 2016

 

"... il soprano uruguayano Maria José Siri, debuttante nel ruolo è impavida nella prima replica... ." 
"... ha accento drammatico, mordente virtuosistico e facilità nel canto fiorito... ."
Angelo Foletto, La Repubblica


“Lei è Maria José Siri, che ha carisma, talento, energia”
Alberto Mattioli, La Stampa

“In comune con colei che l'ha supremamente preceduta nel ruolo, Maria Callas, Siri ha prima di tutto esperienza con il verismo. Si può avvertire ogni sfumatura delle parole con una forte consapevolezza di gradazioni e colori, e il suo concetto di cantare bene adotta le medesime desiderata di verità d'espressione. La sua qualità di primadonna è espansiva, grandiosa, e ricca di vibrato, è accompagnata da espressioni facciali altamente concentrate e una penetrazione decisamente fisica del personaggio. La sua sacerdotessa druidica comunicava saggezza e magia. Con tale approccio Maria José Siri quindi stabilisce una connessione perfetta con i bei vecchi tempi delle autentiche personalità canore che sono diventate così rare.”
Peter Krause, Concerti


“Superba la prova del soprano uruguayano Maria José Siri nei panni della sacerdotessa.”
“Il soprano uruguyano Maria José Siri (Norma), il mezzosoprano Sonia Ganassi (Adalgisa) e il tenore lirico spinto Rubens Pelizzari hanno offerto una prova superba per qualità, generosità e intensità.”
Si sa quanto tosto e multiforme sia il ruolo di Norma, cavallo di battaglia di stelle del passato come Maria Callas, Montserrat Caballé e Joan Sutherland, e che oggi per la sua complessità non trova molte interpreti adeguate, perché Norma sta quasi sempre in scena e passa da accenti lirici puri a toni fortemente drammatici. La Siri ha saputo dominare con padronanza e personalità tutti questi passaggi, dalla cavatina del 'Casta diva', la preghiera rivolta alla luna per chiedere la pace (in cui si respira una grande atmosfera con il cerchio stilizzato della luna luminosa, i Galli inginocchiati e Norma avvolta da un fascio di luce bianca quasi fosforescente), fino alle eroiche note finali in cui va fiera incontro alla morte insieme al ritrovato amore Pollione.”
Maria Stefania Gelsomini, Cronache maceratesi


“La Siri in particolare affida il suo ruolo a una linea lirica salda e ben sostenuta (…)”
Fabio Brisighelli, Corriere adriatico


“Maria José Siri porta a Norma una voce sopranile pura, eppure estremamente ricca ed espressiva, che ha nel registro centrale un potere accattivante.”
Friedeon Rosén, Der Neue Merker


“ (…)  il debutto nel ruolo di Maria Josè Siri, la quale ha mostrato un’immedesimazione nel personaggio che ha dell’ammirevole (...). Il soprano uruguyano lavora soprattutto con l’accento, messo al servizio di una tecnica di tutto rispetto: il recitativo d’ingresso suona così giustamente ieratico e scolpito, e si stempera in un Casta Diva svolto su una mezza voce pienissima che con l’orchestra di Gamba dà veramente l’impressione dell’estasi religiosa. Allo stesso modo Vanne e li cela entrambi rivela il senso dell’amore materno, con la voce che si piega ad altre sfumature, e altre ancora saranno quelle di Teneri figli dove la potenza dello strumento vocale riesce a contenersi in quell’alveo di classica tragicità così vicina alla tragedia di Medea. E la linea di gelido furore che tiene durante tutto lo svolgimento di In mia man, senza sbracature o affondi di petto, dovrebbe essere la regola per passi come questo.”
Domenico Ciccone, Operaclick


“C'erano dei bei momenti in 'Casta diva'...
...'Dormono entrambi', particolarmente bello come ritratto di dolore liquido ma fragile.”
James Imam, Bachtrack


“La debuttante Maria Josè Siri ha infatti voce potente e un registro centrale di notevole spessore e intensità e la sua è una Norma profondamente lacerata tra il dovere e l'amore (...), l'intensità della prestazione e dal fraseggio curato e chiaroscurato anche per merito di una buonissima dizione.”
Francesco Rapaccioni, Teatro.it


“A partire da quella portentosa di Maria Josè Siri, il bel soprano che nelle vesti dell’innamorata Norma ha incantato la platea grazie al suo carisma scenico e una gestualità decisamente aggraziata in grado di sposare ogni nota. Uruguayana, interprete tra le più richieste, sarà lei, il 7 dicembre, ad aprire la stagione del Teatro alla Scala di Milano con «Madama Butterfly» di Puccini.”
Manuel Pierattelli, Emmaus Online


"Un'altra superba performance"
"...  la soprano uruguaiana che, una volta salita sul palco, ha regalato all’arena strapiena una Norma eccezionale e catartica, per una replica che bissa il successo della prima (...) . La Siri, con una prova superba, ha saputo nuovamente dominare un ruolo complesso come quello di Norma, sfaccettato sia a livello musicale sia a livello interpretativo per un’opera dove il dramma e la lirica esplodono sul palco senza soluzione di continuità."
Alessandra Pierini, Cronache maceratesi


“Maria Jose Siri è una Norma credibile e di effetto (…)  Non si può dire che non possegga una voce nel complesso sana e robusta supportata da una tecnica affidabile e sicura. Il gioco delle mezzevoci è condotto attendibilmente (…) grazie ad un fraseggio abbastanza vario, a buone intenzioni, a una certa partecipazione interpretativa.”
Davide Oliviero, GBOpera


“Norma è stata interpretata da Maria José Siri, un giovane soprano uruguaiano di origini italiane che, oltre al canto, ha studiato pianoforte, chitarra e sassofono tenore. Nel 2003 è stata eletta rivelazione artistica dell’anno dall’Associazione dei critici musicali argentini, quindi ha vinto numerosi concorsi in Sud America e in Europa. Da allora ha cantato nei maggiori teatri di Spagna, Germania, Austria, Italia, Russia e Paesi scandinavi per arrivare infine al Cairo (dove ha interpretato Aida), a Tokyo, Tel Aviv e Istanbul. Si è affermata sulla scena operistica come una delle cantanti più interessanti degli ultimi anni, avendo raggiunto una piena maturità tecnica grazie  soprattutto, come lei sostiene, allo studio del sassofono che le ha permesso di raggiungere le note più gravi, le ha insegnato a prendere dei fiati profondi, per cui lo studio di uno strumento così impegnativo le ha fatto prendere coscienza dell’estensione della sua voce molto prima di iniziare a studiare canto. Questo suo bagaglio tecnico le consente di passare con disinvoltura dal repertorio di soprano lirico a quello di soprano lirico spinto, per cui riesce a interpretare sia Mozart e Puccini, sia Leoncavallo, Giordano (Andrea Chenier) e Verdi (Il ballo in maschera, I due Foscari,Don Carlo, La forza del destino e Otello). Il M° Bartoletti ha definito la Siri “un soprano lirico con accenti drammatici e questo le permetterà di fare ruoli verdiani e pucciniani”, ecco perché
questa cantante è stata in grado di affrontare e vincere la sfida con un’opera impegnativa come la Norma di Bellini andata in scena allo Sferisterio. La Siri ha dato al personaggio di Norma una coloritura molto particolare, non di potenza ma di grande raffinatezza interpretativa senza tuttavia tradire la drammaticità del ruolo, fornendo una prova di grande maturità e padronanza dei propri mezzi vocali, riuscendo a incantare il pubblico del teatro maceratese anche per l’eleganza dei movimenti scenici e del portamento.”
Alberto Pellegrino, Musicultura Online


“Il soprano uruguayano di origine italiana, Maria José Siri, al debutto nel ruolo, è, in questa terza e ultima recita, appassionata, smagliante, con un'arte vocale e scenica impressionante. Il suo timbro, al contempo levigato e intenso, è flessibile e riesce a rendere commovente il personaggio oltraggiato e disperato di Norma. Il soprano impersonerà Madama Butterfly il 7 dicembre, sotto la direzione di Riccardo Chailly, per l'inaugurazione della stagione 2016/2017 del Teatro alla Scala di Milano, il più grande evento operistico italiano.”
Élisabeth Schneiter, ResMusica


''Il ruolo di Norma era interpretato da Maria Josè Siri che approccia la sacerdotessa druidica con grandissima intelligenza e musicalità. Temperamentosa e drammatica ove necessario con la sua bella grana di voce di soprano lirico spinto ci restituisce una scena finale da brividi. E’ attenta a non forzare lo strumento nelle scene più elegiache ed a rimanere “leggera” e morbida nei passi più virtuosistici risolvendoli di tecnica e non di natura.''
Rosy Simeone, MTG Lirica


“Nella rappresentazione maceratese, Norma è stata interpretata da Maria José Siri che, dopo un inizio non molto incisivo nel personaggio, che in parte ha influenzato l'inizio del primo atto con la celebre cavatina, è poi penetrata con passione e profonda vocalità e interpretazione nel secondo atto, divenendo la vera protagonista del dramma in un rito pubblico che fa comprendere il finale drammatico dell'opera e soprattutto il raggiungimento dell'amore sacrificato”
Paolo Montanaro e Marta Fossa, Vivere Pesaro


“La Siri (...) ha interpretato la complessa parte con sicurezza e grande varietà di accenti lirici e drammatici...”
Lucia Fava, Il giornale della musica


“Norma eleva alla luna la preghiera “ Casta Diva “ affinché sparga in terra la pace che effonde nel cielo. L’ astro, come da lei stessa dichiarato, ispira e rassicura il soprano uruguayano Maria Josè Siri, strepitosa interprete della sacerdotessa dei Druidi al MOF 2016, indicandola come entità tutelare e fausta della sua esistenza.
Già “ ingaggiata protagonista “ da Chailly per la Madame Butterfly alla prima scaligera 2016/17, Maria Josè Siry ha semplicemente incantato nelle vesti di Norma: autorevole presenza scenica ( è lei la gran vessale al cui giudizio premonitore tutti si affidano ), patetica ( nell’ accezione originaria di pathos ) nell’ adesione al suo personaggio: fiera, elegiaca, altera, passionale, innamorata, volubile, donna! La sua voce modula sapientemente e alterna con maestria i potenti acuti alle note più lievi. La Siry riconferma la sua statura artistica con una performance memorabile, divina nella Casta Diva e nell’ atto finale.”
Michele Biancucci e Chiara Virgili, Marcheguida.it


“Norma è una donna forte e potente, interpretata efficacemente dalla voce sicura del soprano uruguayano Maria Josè Siri; la sua indisposizione, annunciata ad inizio spettacolo (nella serata di replica di Venerdì 29), non ha penalizzato l'esibizione; la Siri non si è risparmiata, regalandoci momenti intensi ed una Casta Diva emozionante.”
Elena Sagrati, Vivere Macerata  


“Maria José Siri, al suo debutto nel ruolo eponimo, tratteggia con grande empatia una Norma energica, dicotomicamente dilaniata, ma la contempo risolutamente ardimentosa, profondamente retta, che affronta il destino da lei stessa segnato a testa alta. Ottimo l’esito della prova vocale per un soprano che di per sé non nasce come belcantista puro: i centri sono rotondi e corposi, il suono sempre ben proiettato non teme la vastità dello spazio areniano, udibilissime e ricche di pathos le mezzevoci, eseguite con grande maestria e lirismo.”
Simone Manfredini, Operaworld.es