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Norma - Teatro di San Carlo, 2020
"(...) la sacerdotessa interpretata dall’eccellente Maria José Siri,
complice meritevole il metallo vocale del soprano italo-uruguaiano, è
parsa decisamente eroica quando leader politico-religioso, tanto quanto
materna nell’affidare i figli a suo padre Oroveso. Una Norma donna più
evoluta di quella tratteggiata dal librettista Felice Romani, ma in
sintonia con le sensibilità moderne che al genere femminile affidano
nuovi ruoli e cui riconosce nuove determinazioni, ma certo non le
sottrae sensibilità. Contemplativa, ma solida, l’attesissima cavatina
“Casta Diva” (...)."
Dario Ascoli, Il corriere del mezzogiorno
"Maria José Siri, con padronanza tecnica ed espressiva, sa essere una Norma completa, ora sacerdotessa austera nel timbro e carattere, ora donna e madre tradita e ferita."
Salvatore Morra, Il giornale della musica
"María José Siri risplende nel ruolo di Norma"
"Nel
ruolo della protagonista, María José Siri ha evidenziato una bella voce
di soprano. Il suo bel legato si alternava con facili passaggi di
coloratura e acuti. Siri ha cantato il pezzo forte dell'opera, l'aria
"Casta diva" con grazia e melanconia. I lati eccessivi del personaggio
nel finale del primo atto sono stati ben interpretati, ed era commovente
nella scena finale in cui la sofferenza emotiva gradualmente decresceva
e la musica di Bellini ritornava a descrivere una drammatica
semplicità."
Lorenzo Fiorito, Bachtrack
"Il soprano
Maria José Siri (Norma) padroneggia uno strumento vocale apprezzabile:
l’ampio fraseggio, la morbidezza degli acuti e una buona padronanza
delle agilità, sommati alla costante afflizione emotiva, costituiscono
la cifra distintiva d’una interpretazione appassionata."
Nicola Prisco, GB Opera Magazine
"Graditissimo
ritorno, quindi, in cui la difficoltà dovute alla poliedricità del
personaggio e della sua vocalità sono brillantemente superate
dall’interpretazione del soprano Maria Josè Siri per la prima (...).
Così,
in uno spazio-tempo sospeso, il soprano Maria Josè Siri ci dona una
Casta Diva impeccabile: l’aria nota a tutti e resa indimenticabile dalla
grande Maria Callas, è da ascoltare a occhi chiusi, nell’atmosfera
educata del Teatro di San Carlo. Morbida e ieratica, la Siri smuove gli
animi anche nel finale sulle note di In mia man alfin tu sei."Ida Palisi, Napoli click
"Convince
„Maria José Siri nel ruolo del titolo per la personalità e l’agilità
interpretativa mostrata nel passaggio dalla delicatezza delle scene più
sentimentali alla furia risoluta di quelle tragiche."
Valeria Rubinacci,
Lo strillo
"Maria José Siri è Norma di grande
temperamento, che disegna un personaggio a tutto tondo, ottimo dal punto
di vista psicologico e drammaturgico, perfetto da quello della voce,
che il soprano uruguyano ha bella e robusta, inappuntabile da quello
della tecnica, come sempre solida e attendibile. Insuperabile nella
descrizione del tormento del personaggio – che per volere di Bellini e
Romani si discosta dal più sanguinario modello di Medea, evitando di
spargere il sangue dei figli – sa diventare credibilmente, alla fine,
vera eroina del romantico sacrificio sull’altare dell’amore (..)."
Luigi Paolillo, Fermata Spettacolo
"Maria
José Siri, già applaudita dal pubblico napoletano in “Pagliacci” nel
2017, dimostra, con grande poliedricità, di trovarsi a suo agio anche
con il repertorio belcantista, potendo contare su una voce duttile, una
tecnica solidissima e convincenti doti interpretative. Superba la sua
“Casta Diva”."
Sergio Palumbo, Cultura spettacolo