"Ultima a entrare in scena il soprano uruguaiano Maria José Siri, che si impone anch’essa per la versatilità dei brani che la vedono impegnata. Il primo brano che la vede impegnata è l’aria "Pace, mio Dio" dalla Forza del destino, davvero ben eseguita, e chiusa con l’energica “maledizione” finale cantata con un solo fiato. Dolente e remissiva nel duetto "Mira, o Norma", estatica e intensa ne "La mamma morta" da Andrea Chénier, sfrenata e appassionata nel duetto dell’altra Leonora verdiana con il Conte di Luna."
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"Maria José Siri si dimostra un’interprete verdiana di grandissime capacità espressive e vocali. Eccellente l’aria dal quarto atto della Forza del destino, “Pace, mio Dio”, pagina in cui viene tratteggiata una Leonora compostamente amareggiata e infelice nel suo distanziamento dal mondo e dal passato. Anche il duetto con Adalgisa, tratto dal secondo atto di Norma, vede nella cantante uruguaiana un’interprete fine, che sa esaltare un personaggio sfaccettato come la druidessa gallica resa immortale da Bellini."
"Maria José Siri è artista generosa, consapevole di ciò che canta anche grazie all’ottima famigliarità con la lingua italiana; il suo canto è ricco, corposo per tono e volume, intriso di significati posti sugli accenti giusti e non si risparmia qualsiasi aria ella esegua. Sugli scudi "Pace mio Dio" da La forza del destino e "La mamma morta" dall’Andrea Chenier; ma non si è limitata nemmeno nel duetto con il mezzosoprano Teresa Iervolino "Mira o Norma" e nello splendido ‘scontro’ vocale con Simone Piazzola/Conte di Luna de Il Trovatore."
MTG LIRICA